Se Non Sei Intonato Ci Pensa Lui A Correggerti

Ciao in un altro mio articolo ho parlato della correzione dell’intonazione in tempo reale con auto-tune, oggi parliamo invece della manipolazione sonora in post produzione, cioè dopo che abbiamo registrato la nostra parte vocale.
Il software più famoso, diventato ormai uno standard, è sicuramente Melodyne della Celemony.
Questa immagine è come si presenta il “chirurgo estetico” della voce, una volta aperto e caricata la nostra registrazione!

Le parti che vediamo colorate sono le nostre note e l’intervento che possiamo fare è molto invasivo, tra le funzioni principali non solo possiamo sistemare “chirurgicamente” l’intonazione ma anche il vibrato o il tempo delle note, in maniera del tutto naturale, facendo apparire il risultato finale come se non fosse stato editato.
Dobbiamo comunque fare una precisazione, più correggiamo le note, più si sente l’artificiosità del software, ma vi sfido a dirmi cosa è corretto e cosa no senza saperlo prima!
Anche se noi ci dedichiamo al mondo vocale comunque Melodyne può essere applicato a strumenti monofonici e polifonici e questo offre moltissime possibilità di correzione musicale che spesso neppure immaginiamo!

Dopo avervelo presentato adesso condividerò con voi il mio pensiero.
Mi sono posto questa domanda: Quanto è giusto “rifarsi la voce” ?
Auto-tune posso usarlo anche come effetto, qua la possibilità è una sola: CORREGGERE!
Correggere una nota sbagliata è l’utilizzo che mi aspetterei di fare aprendo questo programma eppure in tante produzioni viene usato per ritoccare take già belle, ma perchè dovremmo avere l’ esigenza di far diventare perfetta una esecuzione già bella ?
In una società dove le produzioni discografiche tendono sempre di più a sistemare le pecche umane per farle diventare precisione matematica, sia vocali che strumentali, come
si fa a far si che un prodotto più “umano” non sia considerato sbagliato ?
Avete mai provato ad ascoltare in sequenza prodotti discografici di questi ultimi anni e registrazioni molto più vecchie ?
Un po’ lo stesso discorso con i mastering, così compressi a scapito delle dinamiche, però poi la maggior parte delle persone ascolta musica su smartphone o simili, quindi con supporti non nati per ascoltare musica infatti una volta in casa si aveva l’impianto hi-fi e oggi ?

Voi con cosa ascoltate musica ?
Usate delle piccole casse bluetooth ? Avete dei monitor di alta qualità per studiare ?
Usate lo smartphone ? Le casse del portatile ?
La musica l’ascoltate oppure la usate solo come sottofondo alle cose che fate durante la giornata ? Non faccio queste domande come se fossi un predicatore con la verità in mano, ma per stimolare tutti noi a farci queste domande per ricordarci di dover approfondire le cose per poterne avere una buona visione critica, sia essa positiva o negativa!

Se la maggior parte di noi ascolta musica su questi dispositivi e non ha più l’orecchio per ascoltarla con le imprecisioni umane che un tempo venivano accettate, chi la produce cercherà di accontentarci, quindi farà in modo che l’artista sia perfetto come una macchina.
Io amo l’innovazione e applicare la tecnologia alla voce ma solo se ha un senso artistico, altrimenti diventa un abuso, un eccesso che ci fa perdere la nostra identità di esseri umani!
Comunque in questo caso non penso ci possa essere un giusto o sbagliato a prescindere, ma ne va compreso il contesto, il modo e il perchè si fanno certe scelte, sicuramente c’è anche un uso intelligente di poterlo usare, così come “sistemiamo” una foto dopo averla fatta, applichiamo tutti dei filtri ?
Dobbiamo conoscere per imparare, conoscere per non avere paura e per far si di essere noi i padroni della tecnologia e non diventarne schiavi.
Estendendo però il discorso sull’esagerazione, andando avanti così, cercando di imitare la perfezione binaria, ad un certo punto i computer diventeranno migliori e noi saremo sostituiti, come è successo in tanti altri settori, dove una macchina svolge il lavoro che prima faceva un essere umano, ma adesso non voglio andare fuori dal tema, di questo ne riparleremo, quindi tornando a Melodyne se lo volete provare ed entrare nel vivo del suo utilizzo è disponibile la demo del programma su sito del produttore.
Non sto qua a mettervi un video, ma vi invito a farvi un giro su youtube, dove potrete trovarne veramente tanti, vi consiglio di partire dal canale ufficiale della Celemony.

A conclusione di questo articolo vi informo anche che Melodyne non è l’unico software o plugin con cui poter fare questo tipo di interventi, è sicuramente il più usato e tecnologicamente avanzato, ma ne potete trovare anche di free.
I tre secondo me degni di nota sono auto-tune pro che offre anche queste funzioni per la post produzione, il vari audio di cubase e waves tune.
Voi che ne pensate ? Lo avete usato durante le vostre registrazioni ? In che modo ? Raccontatemi anche la vostra..